"Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi, ha già troppi impegni per scaldar la gente d’altri paraggi."

(Fabrizio de Andrè)

La Genova di Fabrizio De André è un intreccio di vicoli, storie, e volti che raccontano l'anima più autentica e nascosta della città. De André, il "Faber", ha vissuto e cantato una Genova popolare, quella dei caruggi , dove si mescolano vite semplici e complicate, fragili e potenti, creando un mosaico umano di straordinaria intensità.

Camminando per i caruggi della Città Vecchia , potrai respirare quell’atmosfera che ha ispirato molte delle sue canzoni. Il dedalo di stretti vicoli che si snodano verso il mare conserva ancora il fascino di un tempo, con le botteghe storiche, i piccoli bar e le osterie frequentate da marinai, prostitute, poeti e sognatori, gli stessi che De André cantava con una delicatezza unica.



Caruggi



I caruggi del centro storico, come Vico della Rosa o Vico della Maddalena, sono vicoli stretti e bui dove si mescolano storie di emarginazione, resistenza e umanità, che hanno influenzato molte delle sue canzoni, come "Bocca di Rosa" o "La città vecchia".

Via del Campo



Via del Campo, celebre grazie all’omonima canzone, è una delle strade simbolo della Genova di De André. Qui si può visitare la “Via del Campo 29 rosso”, una piccola bottega che oggi ospita un museo dedicato al cantautore, con strumenti, dischi e oggetti che raccontano la sua carriera e il suo legame con la città.

Porto Antico



Il Porto Antico, un altro luogo centrale nell’immaginario di De André, è il punto di arrivo e di partenza di tante storie di vita. Il mare, da sempre presente nella poetica del cantautore, rappresenta una via di fuga, ma anche un testimone silenzioso dei segreti e delle confessioni di chi vive sulla costa.

Piazza San Matteo



Piazza San Matteo, una delle piazze medievali più caratteristiche, non lontano da Via del Campo, è circondata da palazzi storici appartenuti alla famiglia Doria, e rappresenta uno dei tanti angoli nascosti che evocano la Genova nobile e decadente che De André amava descrivere.



De André ha dato voce agli ultimi , agli emarginati , rendendoli protagonisti della sua poesia. Nelle sue canzoni ci sono prostitute, ladri, poeti, marinai e gente comune che raccontano le mille sfaccettature di una città che, proprio come i pescatori da lui descritti, ha le rughe scolpite dal mare e il cuore generoso di chi conosce la sofferenza.

Passeggiando per i caruggi, ti troverai a contatto con la stessa Genova che ha visto crescere e ispirare Faber: una città affascinante e contraddittoria, dolce e amara, che vive di mare e di terra, capace di raccontare l'umanità con la stessa intensità con cui lo ha fatto De André nelle sue indimenticabili canzoni.